Il Governatore d’Abruzzo si è convinto che l’unico Satana del sistema tecnico-amministrativo, che succhia la poca linfa vitale dal bilancio regionale, è rappresentato dai liberi professionisti tecnici, che ai sensi delle norme vigenti redigono e dirigono buona parte dei lavori pubblici che faticosamente si attuano nella regione; pertanto come ogni buon amministratore risolve il problema annientandoli.
Infatti, con delibera di Giunta Regionale del 5 settembre 2014, finanziamenti per adeguamenti sistemi idrici e fognali, veniva imposto un tetto massimo al contributo regionale per le spese tecniche del 2,5%.
Poi con avviso pubblico del 11 novembre 2014 veniva bandita la possibilità per i Comuni e le Provincie di essere utilmente inseriti nei benefici per l’edilizia scolastica. In questo caso le spese tecniche ammesse a finanziamento non superiori al 7%, IVA e previdenza compresa (ossia circa il 2,5 % netto).
Infine, con lettera inviata dal Presidente D’Alfonso a diversi Sindaci in merito a finanziamenti “assegnandi” per gli impianti sportivi, viene scritto testualmente: “Ti chiedo, per esigenze di pubblico interesse regionale, di razionalizzare al massimo l’uso delle risorse e di non superare il limite massimo del 3% del finanziamento complessivo “assegnando”, per la copertura delle spese di progettazione, direzione lavori e contabilità.”
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